"Memorie di una geisha" e`la storia di Sayuri, della vita crudele, ma anche affascinante di una ragazzina strappata ai genitori e venduta ad un'okiya (edificio dove vivono le geishe), degli "addestramenti", la disciplina, della donna che diventa, dei suoi dolori e del suo amore. E`la storia di tante storie di donne ma anche di uomini, ambientata nella Kyoto del '900, la descrizione delicata e molto femminile della vita di una geisha.
Sono stata a Kyoto e ho girovagato tra le stradine del quartiere di Gion, riuscendo persino a vedere due geishe che sgattaiolavano in un locale nascondendo il viso e immortalandole in uno scatto. Dopo aver letto il libro, ora so che la donna con il colletto rosso era un'apprendista geisha, che accompagna la geisha vera e propria durante l'intrattenimento.
Ho letto questo libro tutto d'un fiato e, come sempre mi succede, affezionandomi ai personaggi, rallegrandomi e dispiacendomi per le loro. Ero la`a guardarli e conosco alla perfezione i loro visi, potrei disegnarli se sapessi farlo, tanto li ho visti bene. Ho sentito ogni odore e avvertito la morbidezza delle stoffe pregiate dei kimono ricamati con fili d'oro e d'argento.
"Il cuore muore di morte lenta. Perdendo ogni speranza come foglie. Finche´un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza. Non rimane nulla, Se un albero non ha ne´foglie ne´rami, si può ancora chiamarlo albero?
Lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono come acqua profonda. Non e`per una geisha desiderare. Non e`per una geisha provare sentimenti. La geisha e`un'artista del mondo che fluttua. Danza. Canta. Vi intrattiene. Tutto il resto e`ombra. Il resto e`segreto" (da "Memorie di una geisha").
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